Anche tra i BRICS c'è chi fa ricchi affari con Israele
C'è un sottoinsieme di classi dirigenti economicamente filo-israeliane dove non ce lo si aspetterebbe: all'interno del blocco BRICS+. Parliamo di Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e India, elogiati pubblicamente da Netanyahu.
Se questo è un ministro: Salvini va in TV e chiede licenziamento di un professore pro Palestina
Salvini, durante un'apparizione su Rete 4, ha chiesto pubblicamente il licenziamento di Luciano Vasapollo, professore de La Sapienza, per aver definito Israele uno "stato terrorista" durante un'assemblea studentesca. L'intervento di Vasapollo, pronunciato in veste di cittadino e non di docente, è stato distorto dalla trasmissione, sollevando preoccupazioni su libertà d'espressione e maccartismo filo-israeliano.
L'Unione Europea rischia la dissoluzione?
L'Unione Europea, un tempo considerata un baluardo di stabilità, prosperità e cooperazione, sembra oggi attraversare una fase critica che potrebbe portare alla sua disgregazione.
7 ottobre. L'Occidente non ha ancora capito
Il 7 ottobre ha segnato un punto di non ritorno. L'angosciosa sensazione è che né Washington né i leader europei abbiano intenzione di compiere sforzi reali per cercare di arrestare la catastrofe.
Dalle PRIMAVERE ARABE alla TERZA GUERRA LIBANESE - Con Roberto Iannuzzi
Le rivolte avvenute tra il 2010 e il 2011 in Medio Oriente ci permettono di interpretare alcune dinamiche odierne: dalla rivalità intra-sunnita tra Turchia-Qatar vs Arabia Saudita, al ruolo delle dinamiche socio-economiche nella tenuta dei regimi locali.
La reputazione di Israele e dell'Occidente è ai minimi termini – Con Roberto Iannuzzi
Riflessioni sull'anniversario del 7 ottobre e sulla recente evoluzione dei fatti in Medio Oriente: dallo scontro Israele-Iran alla situazione in Libano, all'incursione israeliana contro l'UNIFIL. Dove stiamo andando?
Ucraina. Gli Stati Uniti pronti a cedere.
I Repubblicani chiedono di riconoscere ufficialmente la sconfitta dell’Ucraina e di abbandonare qualsiasi prospettiva di adesione alla NATO per Kiev. La proposta di Pace di Zelensky considerata irrealizzabile. L’Europa chiamata a pagare il prezzo della Pace
“Sono i capitalisti, gli affaristi e i dominatori del mondo che vogliono la guerra” (Mons. Raffaele Nogaro)
L’unica rivoluzione valorosa e oggi indispensabile è la rivoluzione della Pace.
Zelensky a Roma. Meloni pronta a tradirlo se cambia il vento in USA.
La resa dell’Ucraina diventa sempre più una drammatica possibilità
Il presidente di Cuba evoca il significato delle lotte per l'indipendenza
L'Avana, 10 ott (Prensa Latina) Il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha evocato oggi il significato dell'inizio della lotta per l'indipendenza dalla Spagna, il 10 ottobre 1868.
Cuba ricorda la caduta in combattimento del comandante Ernesto Che Guevara
In tutti gli angoli di Cuba, l'8 ottobre il popolo evoca e rende omaggio a Ernesto Che Guevara, in occasione, in Bolivia, del 57° anniversario della sua cattura e del successivo assassinato.
La resistenza libanese bombarda alcune riunioni dei soldati israeliani
Beirut, 10 ott (Prensa Latina) La Resistenza libanese (Hezbollah) ha bombardato oggi alcune riunioni di soldati israeliani, in risposta all'aggressione sionista e come parte del fronte in sostegno di Gaza e in difesa del Libano.
Non ce lo possiamo permettere
Israele ha dichiarato guerra all'umanità. A parte le prese di posizione politiche di alcuni stati, sempre opportune, la maggior parte dei paesi del mondo non sta facendo nulla e si rende complice di questo spietato crimine israliano. Il mondo multipolare, seppur ricercato, è ancora lontano dall'essere tradotto nella pratica.
Autonomia differenziata: depositate le firme per il referendum
Depositate in Cassazione le firme per il referendum abrogativo della legge Calderoli sull'autonomia differenziata, quattro regioni del Nord hanno già attivato la procedura per la devoluzione ad esse di alcune materie, primo passo per attuare la legge che dividerà l'Italia in due.
L'imperialismo occidentale a guida Usa, la Russia, la Cina e il multipolarismo con Paolo Ferrero
Videointervista al direttore della rivista "Su la testa", esponente della Direzione nazionale del Partito della Rifondazione comunista. con cui cerchiamo di comprendere cosa è oggi l'imperialismo, quali di conseguenza sono le potenze imperialiste e qual è il nemico principale e le contraddizioni secondarie.
Cina 1949 – 2024, tre quarti di secolo di successi grazie alla guida dei marxisti
"Dopo un paio di giorni in cui i nembi si sono alternati a qualche goccia di pioggia, ecco che, come per incanto, la mattina del 1° ottobre 2024 su Pechino splende il sole, sospinto da un portentoso vento fresco come le sue origini mongolo – siberiane. Nei parchi, dalle prime ore dell'alba gruppi di anziani compongono con i loro corpi le meravigliose armonie della ginnastica tradizionale, altri ballano con altrettanta grazia sugli accordi di musiche popolari e alcuni intonano canzoni patriottiche, alternandosi e fondendosi tra donne e uomini. Molte e molti di tutte le età sventolano la bandiera patria, alcune ragazze la portano dipinta sulle guance a forma di cuore con tanto di stelline."
Tra "sanguinari miliziani" e "temibili piovre", che fine ha fatto il giornalismo ticinese?
"Ammetto di non apprezzare la stampa ticinese, tantomeno gli articoli di cronaca internazionale, nei quali il giornalismo di casa nostra sfoggia tutto il suo presappochismo, nonché la sua disonestà e mediocrità intellettuale. Viste le basse aspettative diventa difficile stupirmi in negativo, ma l'odierno editoriale del Corriere del Ticino (https://www.cdt.ch/opinioni/editoriali/benjamin-netanyahu-e-il-duello-con-il-nemico-piu-temibile-365863) ci è riuscito in pieno. Questo pezzo a dir poco orripilante, firmato da Osvaldo Migotto, caposervizio della redazione Mondo del Corriere, è una commemorazione dei fatti del 7 settembre 2023. Tuttavia, più che la tristezza per la sorte delle vittime, nel testo prevale l'odio verso i palestinesi. Un odio atroce, da mascelle serrate e bava alla bocca, che emerge con forza in un linguaggio decisamente esagitato."
Israele si sta divorando dall'interno, per questo vuole la guerra mondiale!
"La meticolosa preparazione del Mossad ha permesso di decapitare uno dei principali partiti politici della resistenza patriottica libanese. Ciò dimostra che il sionismo e l'imperialismo hanno ancora delle cartucce da sparare per difendersi dalle nazioni emergenti: non è permesso quindi né ingenuità né pressapochismo nella lotta finale per la costruzione del mondo multipolare!"
Dall'inizio del massacro a Gaza gli USA hanno dato a Israele armi per 18 miliardi di dollari
Secondo l’ultimo rapporto Costs of War della Brown University di Providence, gli Stati Uniti d’America avrebbero fornito a Israele circa 18 miliardi di dollari in armi solo nell’ultimo anno. A questa cifra si aggiungono quasi 5 miliardi di dollari spesi per le proprie operazioni nella regione, che, sommati ai precedenti, arrivano a un totale di oltre 22 miliardi dollari. Si tratta di una «stima conservativa», afferma lo studio, che, sebbene consideri «i finanziamenti supplementari per le operazioni regionali e i costi aggiuntivi stimati delle operazioni», non include «gli altri costi economici» e le perdite, come per esempio quelle dovute ai rincari sul traffico marittimo sul Mar Rosso.
Le sei zampe di ENI dentro il mondo della cultura italiana
Crotone, Gela, Livorno, Pavia, Potenza, Ravenna, Taranto, Venezia. Quando si tratta del mondo della cultura italiana, il colosso energetico ENI ha le zampe un po’ ovunque. A rimarcarlo è un recente dossier dell’Associazione A Sud redatto in collaborazione con il Centro di Documentazione dei Conflitti Ambientali, che intende svelare le modalità con cui ENI sfrutterebbe i propri progetti culturali per migliorare la propria immagine pubblica e distogliere l’attenzione dalle sue pratiche controverse ed eticamente discutibili nello sfruttamento di petrolio e gas. «L’operazione di ENI è una sofisticata forma di distrazione di massa», denuncia il rapporto: essa «mira a deviare l’attenzione dalle gravi responsabilità ambientali dell’azienda», e «tenta di costruire un’immagine di vicinanza alle comunità locali» attraverso la promozione di «narrazioni di sostenibilità e sostegno alla bellezza artistica» del Belpaese. Eppure, «questa visione nasconde un’eredità tossica lasciata in molti territori italiani».
Nestlé, la multinazionale del cibo spazzatura, fa educazione alimentare (anche in Italia)
Il gruppo Nestlé Italia, insieme a Luiss Business School e Scs Consulting, ha presentato Il nido che condividiamo, il primo studio di impatto sociale che rileva l’apporto dell’azienda in aree che vanno dal supporto alle comunità locali all'educazione alimentare e nutrizionale. L'iniziativa sembra paradossale, considerata la storia e la realtà produttiva della multinazionale svizzera, il cui marchio di fabbrica sono bevande e alimenti insalubri. Eppure, i programmi dell'azienda si occupano di educare decine di migliaia di bambini su questi temi e sull'utilizzo sostenibile dell'acqua (nonostante Nestlé sia una fervente sostenitrice della privatizzazione di questa risorsa), così come di formare neonatologi e pediatri.
BOMBARDAMENTO BASI UNIFIL: INIZIA IL FESTIVAL DELL'IPOCRISIA
"Nessun motivo militare e nessuna giustificazione: è un crimine di guerra, non un errore", tuona Guido Crosetto dopo l'attacco alle basi UNIFIL in libano da parte dell'esercito israeliano.
HAITI: UNA VERGINE AL MESE PER I CAPI DELLE BANDE CRIMINALI
Ad Haiti la fame estrema, l'insicurezza e la povertà assoluta spingono sempre più bambini e adolescenti a entrare a far parte delle numerose bande criminali le quali li sottopongono a qualsiasi tipo di abuso.
KAMALA HARRIS RIVELA QUALE E' IL PRINCIPALE NEMICO DEGLI STATI UNITI
La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris e candidata per il Partito Democratico alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti ha rivelato qual'è il principale avversario e nemico del suo paese.
Israele difende la democrazia in Medio Oriente e decide di sparare sui soldati italiani in Libano
Inutile nascondersi dietro a un dito: Israele sta difendendo tutti noi e la sua guerra non è altro che l’ennesimo capitolo dell’eterna guerra tra democrazie e dittature, come quella italiana. Giovedì 10 ottobre ore 13 e 39, ANSA: L’Unifil: Israele ha colpito tre nostre basi . Due sono basi italiane; la terza è il quartier generale della missione di pace delle Nazioni Unite: “Secondo l’intelligence militare libanese” riporta l’ANSA “un drone israeliano ha ripetutamente sorvolato la base, poi alcuni colpi hanno preso di mira l’ingresso del bunker dove sono rifugiati i soldati italiani”. Un’ “aggressione deliberata e ripetuta” avrebbe affermato Andrea Tenenti, che è il portavoce della missione ONU.
Umiliata in Ucraina e impantanata nel Pacifico, Kabala Harris dichiara guerra all’Iran
Intervistatore: “Quale paese straniero considera sia il nostro principale nemico?”
Kabala Harris: “Credo ovviamente ne venga subito uno in mente, che è l’Iran. l’Iran ha sangue americano sulle sue mani“
Ottoliner buondì. Dopo due anni e mezzo vi cominciavate ad annoiare a sentir sempre parlare degli schiaffi che quotidianamente l’Occidente collettivo raccatta nella guerra per procura in Ucraina? Nessun problema: la guerra mondiale dell’imperialismo a guida USA contro il resto del mondo è pronta ad arricchirsi di un nuovo, entusiasmante capitolo!
Come 10 miliardari hanno distrutto l’economia italiana e raddoppiato il patrimonio – ft. Alessandro Volpi
Mentre l’economia italiana andava a scatafascio, una manciata di miliardari italiani nell’arco di appena un anno vedeva aumentare il suo patrimonio di oltre 80 miliardi di euro, come 3 manovre finanziarie. Ma come si fa a fare una montagna di quattrini mentre l’economia va a scatafascio? Molto semplice: si ruba; cioè, invece che creare ricchezza e prendersene una fetta anche sproporzionata (come si confà a tutti i capitalisti di buona famiglia), ci si limita proprio a fregarsela, passando prima dai paradisi fiscali e finendo poi, immancabilmente, nei mercati finanziari USA.
Caffè&Cornetto - "Medio Oriente sull'orlo del precipizio" ospite Alberto Negri
In questa prima puntata abbiamo invitato Alberto Negri per tornare ad analizzare la delicata situazione in Medio Oriente, ormai sull'orlo del precipizio. È evidente a tutti che la situazione mediorientale stia scivolando su piani sempre più pericolosi i cui esiti sono difficili da prevedere. Con Alberto Negri cerchiamo di fornire un quadro della situazione che tenga conto del ruolo di Israele, del continuo genocidio palestinese e dei nuovi disequilibri che si potrebbero andare a delineare qualora l'Iran dovesse entrare direttamente all'interno del conflitto.
Yesterday's Papers: Nuove frontiere della guerra tecnologica - Explosion pagers
In molti ricordano le violente esplosioni del 17/18 settembre scorso che avevano coinvolto, attraverso cercapersone e walkie-talkie, diverse migliaia di persone in Libano causandone la morte. Subito rivendicato come attacco Israeliano, le Nazioni Unite non avevano esitato a definire questo come un "terrifying violation of International Law". Come ormai è prassi, donne e bambini non sono stati risparmiati e fiumi di sangue sono scorsi attraverso questa pratica bellica al momento non convenzionale. Ma, probabilmente, è qualcosa a cui dovremo abituarci giacché, secondo quanto riporta il Washington Post, questi sistemi di comunicazione erano oggetto di manipolazione da parte del Mossad almeno dal 2015. Usati per 9 anni come strumenti per spiare il nemico, sono stati tramutati in ordigni quando necessario. E' difficile immaginare che siano stati gli unici device manomessi nel mondo: per questo, in molti tremano temendo di avere delle bombe a orologeria nelle proprie tasche. Si tratta di una nuova frontiera tecnologica della guerra interimperialistica?
Yesterday's Papers: Lotta Operaia tra spranga e manganello
Con Fabio Gambone di "Corrispondenze Operaie" riflettiamo sull'aggressione avvenuta contro dei lavoratori in sciopero a Seano (Prato). La richiesta dei lavoratori, tutti del settore tessile, è quella di ridurre l'orario di lavoro attuale che, per gran parte degli scioperanti è di 12 ore al giorno per 7 giorni, ad 8 ore giornaliere per 5 giorni a settimana. (come previsto dal contratto nazionale di categoria). L'aggressione di questi giorni non è comunque un caso isolato, come ci spiega Fabio, ma una prassi ormai consolidata in pieno stile squadrista e mafioso. Non sono mancate le reazione politiche di condanna e sdegno: «É inaccettabile che chi manifesta per i propri diritti sia intimidito e aggredito», parole che però sdrinono con la mancata opposizione al DDL 1660 di prossima approvazione, dove sarà proprio il diritto a manifestare per i propri diritti ad essere limitato. Viene proprio da dire che la Lotta Operaia finirà dalle spranghe al manganello.
Stampa Rassegnata 274 30Set-6Ott
018 – Gioia e rivoluzione... Sindona
[Ponte Radio] Ordine e punizione: un buco nella rete
Il P.Carc ha l’obiettivo di far montare l’organizzazione delle masse popolari al punto da rendere ingovernabile il paese ai partiti delle Larghe Intese e imporre un governo d’emergenza delle organizzazioni operaie e popolari. Questo significa, in questa fase, far confluire ogni protesta e ogni mobilitazione nella lotta per cacciare il governo Meloni e sostituirlo con il Governo di Blocco Popolare.