Il grande errore: l'Occidente che non comprende l'immobilismo della Cina
L'analisi del pensiero strategico di Pechino rivela delle complessità che sfuggono spesso alle interpretazioni occidentali. Non combattere è la regola fondamentale della Cina: lasceranno che tutto, per la sua propensione, si trasformi.
Ucraina, Israele e la doppia narrazione: la guerra 'necessaria' e il 'diritto' alla vendetta
La doppia narrazione occidentale su Ucraina e Israele, due tra le più gravi crisi mondiali in corso, rivela contraddizioni profonde e dinamiche geopolitiche complesse, legate in parte alla scadenza delle elezioni presidenziali americane del 2024.
Liberismo, pailettes e cotillon: tutti al macello ma col sorriso
Storditi dalla frenesia delle breaking news, dal culto del successo e del denaro, dell'individualismo e della globalizzazione guerrafondaia, non ci accorgiamo che il liberismo ci sta sterminando.
Il complesso digitale-militare. Come le Big Tech plasmano la geopolitica del XXI Secolo
Nell'era dell'informazione, le grandi piattaforme tecnologiche hanno assunto un ruolo centrale non solo nell'economia globale, ma anche nelle dinamiche geopolitiche e militari. Recenti analisi gettano nuova luce su questo fenomeno, evidenziando l'interdipendenza crescente tra i giganti del digitale e gli apparati militari, con particolare focus sul caso statunitense.
Il digitale come strumento di controllo
Viviamo in un'epoca in cui la promessa di libertà e autonomia individuale sembra perdersi nelle maglie di un controllo sempre più invisibile ma pervasivo. Il progresso tecnologico, specialmente quello legato al digitale, ha reso la nostra quotidianità più semplice, ma a che prezzo?
Ernesto Screpanti "Liberazione. Il movimento reale che abolisce lo stato di cose esistente."
Sotto le macerie di Gaza resta sepolto anche l'attuale ordine internazionale
79 anni fa entrava in vigore la Carta dell'ONU. L'ordine internazionale inaugurato allora è oggi in frantumi, picconato dagli USA (che lo fondarono) e dal loro principale alleato in Medio Oriente.
Chi comanda tra Stati Uniti e Israele?
Dopo l'uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar, le cose in Medio Oriente potrebbero non andare come l'asse israelo-americano si augura. Ma soprattutto, chi sta dettando le strategie all'interno di quest'asse, gli USA o Israele?
El Alamein: il falso mito dell’eroismo italiano rispolverato dal nostalgico Governo Meloni
Il 23 ottobre sulla sua pagina X il ministero della difesa ha pubblicato una patetica commemorazione della battaglia di El Alamein. I fatti storici raccontano un’altra realtà. Quella vera.
La nuova Enciclica “Dilexit nos” denuncia il perpetrarsi di guerre vergognose nell’intollerabile indifferenza del mondo
L'enciclica Dilexit Nos di Papa Francesco condanna la complicità e l’indifferenza verso le guerre, proponendo il Sacro Cuore di Gesù come simbolo di amore e fratellanza per un mondo più solidale.
La Campagna del Fango contro le voci fuori dal coro in Italia. Obiettivo: impedire la libera informazione.
Dopo Ottolina TV, attacchi mediatici anche contro il FarodiRoma. I media mainstream screditati tentano di censurare l’informazione libera e critica in Italia, favorendo così derive autoritarie e fasciste.
Un Che Guevara per i giovani
Dopo aver reso omaggio al comandante Ernesto Che Guevara a Valle Grande ed a La Higuera, dove ha presentato il suo libro "Mundo Che", il giornalista e scrittore argentino Darío Fuentes ha preferito parlare prima della sua condizione di sindacalista piuttosto che di professionista della letteratura.
12 ottobre: "genocidi e schiavisti, o eroi e santi"
Il pubblicizzato tumulto nazionale che si è verificato in Spagna per il fatto che la presidentessa del Messico, Claudia Sheinbaum, non abbia invitato il re borbonico al suo insediamento, porta a chiedersi se - come recita un manifesto ampiamente diffuso in questi giorni nelle strade spagnole - i conquistatori erano "genocidi e schiavisti" o "eroi e santi".
La fame è esacerbata dai conflitti nel mondo
"La fame esacerbata dai conflitti nel mondo miete fino a 21.000 vittime al giorno, il che denota le carenze delle iniziative di pace", considera Oxfam Intermón.
Cosa è oggi l'imperialismo?
Con alcuni dei principali intellettuali cerchiamo di comprendere l'accezione attuale che deve avere il concetto di imperialismo per poter, su questa base, distinguere cosa è imperialista e cosa no. Si tratta di una questione decisiva perché il mancato accordo su questo è uno degli aspetti principali che dividono i comunisti e i marxisti, impedendo loro di sfruttare adeguatamente la crisi irreversibile del capitalismo per realizzare la indispensabile transizione al socialismo.
Attacco a Unifil, sistema antimissile Tahad, bombe da B2 Usa sullo Yemen, Ucraina
Videointervista all'esperto di questioni militari Orazio Di Mauro, già professore di Storia e filosofia con il quale facciamo il punto della reale situazione sul terreno del conflitto in Medio Oriente e della guerra di posizioni in Ucraina, decostruendo l'ideologia di guerra dominante.
Il Vietnam stipula un partenariato strategico globale con la Francia
Il leader vietnamita Tô Lâm ha recentemente compiuto due visite ufficiali in Irlanda e Francia, rafforzando i legami bilaterali e partecipando al 19° Vertice della Francofonia.
Fine del dollaro: il summit BRICS+ di Kazan è stato un fallimento totale?
Dopo 3 giorni di ottimismo è arrivata, inesorabile, l’ora della delusione: il summit dei BRICS+ di Kazan ha rappresentato oggettivamente, da tanti punti di vista, un’occasione straordinaria per dimostrare in modo plateale che il mondo è molto più complesso e articolato della rappresentazione da bimbiminkia che ne fa la propaganda mainstream; e che l’era dove bastava che un analfoliberale qualsiasi puntasse il dito contro un avversario a caso sullo scacchiere globale per decretarne l’isolamento e la disfatta è ormai passata per sempre.
Che casino il Caucaso!
Che cavolo succede nel Caucaso? Voi ci capite qualcosa? Una rivalità di tutti contro tutti e dove tutti sono pronti a ribaltare il tavolo. Gli armeni nemici dei turchi e tradizionalmente amici dei russi, si sono rivolti ai francesi e hanno sganciato Mosca; Parigi tiene una politica anti-turca; così turchi e azeri hanno sostenuto tutte le rivolte anti-colonialiste nel mondo francofono, dal Sahel alla Nuova Caledonia. Intanto l’Azerbaigian litiga con gli armeni e gli iraniani, tanto dietro ha i turchi, che sono nella NATO, ma collabora con la Russia e chiede di aderire ai BRICS, dove siede anche Teheran. L’India, altro membro BRICS (ma vicino all’Occidente) aiuta Israele, che compra petrolio dall’Azerbaigian, ma che litiga con Erdogan. Mille e una trame in questo mondo così complesso.
Emmanuel Todd – Ecco come gli USA spiano e ricattano le nostre classi dirigenti
Il più importante intellettuale francese, Emmanuel Todd, ci ha rilasciato un’intervista in esclusiva per parlare del suo ultimo libro pubblicato in Italia da Fazi editore La sconfitta dell’Occidente. A partire dalla grande crisi finanziaria del 2008, ci ha detto Todd, gli Stati Uniti hanno rinunciato al controllo militare del mondo e, da allora, l’obiettivo principale è stato quello di rafforzare il controllo sugli alleati: dall’Europa occidentale al Giappone, passando per la Corea del Sud e Taiwan. Dopo anni di tentato disaccoppiamento dall’economia cinese, infatti, gli USA importano ormai più dagli alleati vassalli che non dalla Cina e, ancor più che per i beni materiali, per i capitali che sostengono la loro finanza via paradisi fiscali.
Caffè e Cornetto: Disordine orientale ospite Alberto Fazolo
Mentre l'assassinio di Sinwar, in Libano accende ancora di più le brame di dominio israeliane, sul fronte orientale di Europa lo scontro tra Russia e Nato (attraverso l'Ucraina) continua a divenire sempre più pericoloso. Il finto piano di pace portato in giro per mezzo mondo da Zelensky mette le condizioni per una definizione di una guerra totale prevedendo tra le altre cose la collocazione di missili Nato ai confini con la Russia. La cosa più allarmante è che, non solo ha ricevuto l'approvazione dei membri Nato europei, ma anche nuovi stanziamenti di armi e denari per il conflitto. Ma il presidente ucraino sembra sempre meno saldo a causa di una guerra logorante che, per ovvie ragioni, vede la Russia come naturale vincitrice.
Yesterday's Papers - Caso Albania: giudici colpevoli di rispettare il diritto europeo di Sergio Bontempelli
La scorsa settimana il tribunale di Roma non ha convalidato "la deportazione" dei 12 migranti che si trovavano in Albania nei discussi centri per richiedenti asilo, anche se sarebbe meglio chiamarli "lager". Come era prevedibile il governo, secondo un ingegnoso piano di distrazione di massa, ha attaccato con toni molto duri giudici, tribunale e magistratura , accusandoli di avere preso una decisione di natura politica. Ma le cose non stanno come vogliono farci credere. Il tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei migranti, perché in base alla sentenza della Corte di Giustizia del 4 ottobre, Bangladesh ed Egitto non sono paesi "sicuri", in quanto il rispetto dei diritti fondamentali non viene garantito in tutto il territorio e verso ogni categoria di persone. In entrambi i paesi gli attivisti politici di opposizione vengono spesso perseguitati, ed esistono leggi molto severe contro chi appartiene alla comunità LGBTQ+.
Il Megafono: Una manovra finanziaria antipopolare
E' stato da poco pubblicato il Documento programmatico di bilancio (Dpb), il governo lo ha inviato a Bruxelles per le necessarie approvazioni, dopo sarà presentato e discusso in parlamento per licenziarlo entro Natale. La riforma Irpef e gli interventi di "riduzione del carico fiscale sul lavoro" pesano oltre 17 miliardi di euro, che costituiscono il 60% della futura manovra. I tagli al cuneo fiscale verranno estesi ai redditi fino a 40mila euro, c'è poi il taglio Irpef che potrebbe estendersi ai redditi medio alti, ammesso ma non concesso, che arrivi nel frattempo il gettito auspicato dal governo. Ad oggi non sappiamo invece se nella manovra finanziaria ci sarà spazio per estendere la Flat Tax degli autonomi, cavallo di battaglia della Lega, ma a lungo criticata dalla Ue. I dati economici destano preoccupazione nel governo, ad esempio i buoni risultati vantati per l'ingegneria civile sono trainati dal Pnrr, i cui effetti "benefici" non saranno permanenti.
Archive è tornato in pista e anche noi a seguire! torniamo operativ con dirette e podcast!
019 – Gioia e rivoluzione... Volante Rossa 1945 1949 Prima Parte
La finanziaria contro le masse popolari
Il 15 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno della Legge di Bilancio per il 2025.Una manovra da 30 miliardi di euro di cui tanto si è parlato nelle ultime settimane, ma di cui poco di chiaro si è detto. Diversi esponenti di governo si sono “rincorsi” nell’affermare una cosa e il suo contrario, quando non si sono prodigati per intossicare il dibattito pubblico. Insomma, “se non puoi convincerli cerca di confonderli”, questo il motto all’ordine del giorno per il governo Meloni. E di sicuro con la prossima finanziaria non convincono le masse popolari, tutte per diversi aspetti toccate dalle misure lacrime e sangue che il teatrino messo in atto tenta di nascondere.
Repressione. Aspettare gli attacchi del nemico o giocare d’anticipo?
La difesa dei posti di lavoro in Stellantis deve diventare una questione di ordine pubblico, la manutenzione dei territori e i risarcimenti alle famiglie flagellate dalla crisi ambientale devono diventare una questione di ordine pubblico, i morti sul lavoro devono diventare una questione di ordine pubblico, i divieti di manifestare, i fogli di via per gli attivisti, l’acquisto di F35 da parte del governo, il coinvolgimento dell’Italia nella Terza guerra mondiale, l’informazione manipolata dai guerrafondai e dai complici con il genocidio in Palestina, la stessa esistenza del governo Meloni devono diventare problemi di ordine pubblico.
Adesione alla seconda assemblea nazionale della Rete liber* di lottare
Il Partito dei CARC aderisce e parteciperà alla seconda Assemblea Nazionale “Rete Liberi e Libere di Lottare – Fermiamo il ddl 1660” del 27 ottobre che si svolge a Napoli (Villa Medusa – Casa del Popolo, via di Pozzuoli 110) e invita quante più realtà politiche, sociali e sindacali a sostenerla e a parteciparvi.